#philomena lynott
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Thin Lizzy - Philomena (1974)
Here’s another one for Mother’s Day - Phil’s song for his mother
If you see my mother Tell her I'm keeping fine Tell her that I love her And I'll try and write sometime
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Storia Di Musica #272 - Thin Lizzy, Black Rose: A Rock Legend, 1979
Phil Lynott non è alla vista il classico irlandese: carnagione scura, capelli afro, figlio di Philomena, irlandese, e Cecil, guyanese di passaporto brasiliano che all’età di tre anni si trasferisce a Dublino. Avrebbe una voce perfetta per il soul, ma si innamora al nascente hard rock tanto che a 17 anni fonda la prima band, siamo nel 1968, insieme all’amico batterista Brian Downey, a nome Orphanage. Quando si unisce un signor musicista, Eric Bell, che faceva parte dei Them di Van Morrison, il trio sceglie come nome un ricordo d’infanzia: la scelta cade infatti sul nome di uno dei protagonisti dei fumetti The Dandy, uno dei più antichi almanacchi di fumetti del mondo, che si chiamava Tin Lizzie, cambiandolo in Thin Lizzy, con quella “h” a sottolineare l’accento irlandese che pronuncia tin come thin. Il trio comincia a farsi notare e va a suonare anche a Londra. Nel 1971 pubblicano per la Decca il primo album, Thin Lizzy, e nel 1972 pubblicano il primo singolo di successo, un traditional irlandese, Whisky In The Jar, che diventerà poi una delle canzone dell’heavy metal nascente (si ricordano le numerose versioni dei Metallica per esempio). Bell se ne va, e viene sostituito prima da Gary Moore, poi dal duo di chitarristi Scott Gorham e Brian Robertson, e con la formazione a 4 pubblicano il primo grande disco: Nightlife del 1974, che ha due singoli di successo in Philomena (dedicata alla madre di Lynott) e Still In Love With You. Iniziano i tour di spalla ai grande gruppi del rock, e lo stile inizia a delinearsi: un hard rock venato di blues ma che sa pescare anche nel folk e nella musica tradizionale dell’isola verde. Dopo Fighting del 1975, è Jailbreak del 1976 che li fa conoscere in tutto il mondo: contiene infatti uno degli inni rock degli anni ‘70, The Boys Are Back in Town, che ancora oggi passa frequentemente nelle radio. Pressati dai fan e dalla casa discografica di sfruttare il successo, pubblicano nello stesso anno di Jailbreak addirittura un altro disco, Johnny The Fox, che ha un’altra canzone mito, Don’t Believe A Word, ma il clima cambia pesantemente: problemi di alcol e droga, Robertson che dopo il disco non parte in tour, e viene sostituito da Gary Moore. Bad Reputation è prodotto in Canada da Tony Visconti (1977) e vende moltissimo, e l’apoteosi si conclude con un live, Live And Dangerous (1978), che arriva al numero 2 in classifica inglese ma passa alla storia per essere considerato un “finto live”, manipolato ad arte in studio da Visconti per passare come tale. Vanno a Parigi, con Moore che prende il posto di Roberston anche in studio, e registrano in 3 mesi al Pathé Marconi EMI Studios. Se dal vivo si presentano come una pirotecnica band heavy metal, con tutti gli eccessi del caso, dal vivo sono molto più sperimentali e il disco che ho scelto oggi lo dimostra in pieno. Black Rose: A Rock Legend che esce nell’aprile del 1979, in piena scossa punk, prende il nome dall’ultima canzone, Róisín Dubh, un traditional irlandese (dove la rosa simboleggia l’Irlanda, martoriata dall’invasione inglese) che mette in medley con altri canti tradizionali: Shenandoah, Will You Go Lassie Go, Danny Boy e The Mason's Apron, ovviamente arrangiato con il piglio di Lynott e Moore. Il disco si apre con il rullante potente di Do Anything You Want, rombante, e che mostra ancora una volta il timbro vocale affascinante di Lynott, che a fine brano canta “alla Elvis Presley”. Toughest Street In Town è il loro lato più radiofonico, S & M ha un ritmo funky, Waiting For An Alibi è il singolo del disco, che arriva in classifica in UK fino al numero 6. Sarah è una dolce ballata dedicata alla neonata figlia di Lynott. Got To Give Up e Get Out Of Here sono due brani che fanno esplodere tutta la bravura chitarrista di Moore e Gorham, che si trovano a meraviglia, e davvero da riscoprire è soprattutto la seconda, maestosa. Chiudono il disco With Love, che è il brano più furbo, e si chiude con i 7 minuti spettacolari di Róisín Dubh. Lynott, con gravi problemi di droga, inizierà una carriera solista, che destabilizzerà la band, che perde Gary Moore per l’ennesima volta: viene sostituito prima da Midge Ure, che diventerà poi famoso con gli Ultravox, e poi da Snowy White. I risultati sono scarsi, ma c’è l'ennesima svolta: nel gruppo arriva John Sykes, giovane e talentuoso chitarrista, con cui Lynott rinasce, e lo dimostrano due grandi dischi: Thunder And Lightining e Life\Live, entrambi del 1983, con quest’ultimo che in un brano vede la presenza sul palco di tutti i chitarristi precedenti. Sarà il canto del cigno, perchè la band si scioglie e nel 1986 Lynott muore, per abuso di droghe, dopo 10 giorni di coma. Il nome Thin Lizzy continuerà a esistere, ma diventerà una sorta di band commemorativa di un decennio vissuto a tutta velocità da un irlandese che non sembrava un irlandese, che aveva un gran talento.
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#OTD in 1949 – Birth of Thin Lizzy lead singer, Phil Lynott.
Image | When asked by a journalist what it felt like to be black and Irish, Phil quipped, “Kinda like a pint of Guinness”. Irish rock star, bassist, singer and founder of Thin Lizzy, Phil Lynott is born in England to single mom Philomena Lynott. At about age four, Lynott moved to Dublin to live with his maternal grandmother. Still in his teens, he played with Skid Row, (the Irish band featuring…
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#Bassist#Brush Shiels#Bruxelles#Dublin#Founder of Thin Lizzy#Gary Moore#Grafton St#Harry St#Irish Rock Star#Phil Lynott#Phil Lynott Bronze Statue#singer#Skid Row#Thin Lizzy#Whiskey in the JarEdit "1949 – Birth of Thin Lizzy lead singer
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Phil Lynott [Philip Parris Lynott] (20 August 1949 – 4 January 1986) was an Irish singer, musician, and songwriter. He was born in West Bromich, Staffordshire, but grew up in Dublin with his grandparents. He remained close to his mother, Philomena, throughout his life.
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Le ponemos música a Filomena en su día de apogeo, calentamos su noche más fría con los Thin Lizzy de “Nightlife”, o sea, que seguimos con LPs no especialmente valorados o reivindicados de grandes artistas. Por supuesto, este corte se lo dedicó nuestro héroe Phil Lynott a su santa madre Philomena. Es un buen número celta- rock, ligero y funky.
Es curioso porque “Preservation act 2″ de los Kinks, de ese mismo 1974, lleva al final de la primera cara el atípico “Shepherds of the Nation” medio céltico con una electricidad que les arrima a Jethro Tull.
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Don’t remove the captions, okay?!
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I’m getting randomly emotional imagining Philomena finally getting to see Phil again. She was SO PROUD of her son and I’m so happy to know that she’s back with him again.
She was a lady and I’ll remember our chats over the years very fondly!
RIP to the force of nature that she was!
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#20th century#thin lizzy#phil lynott#romeo and juliet#irish legends#irish lads#irish rock#dublin#punk rock music#70s punk#rock n roll#rock never dies#bassplayer#fender precision bass#jailbreak#singer#ireland#philomena lynott#Youtube
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The Official Danko Jones Podcast – Episode #153: Don Jamieson (VH1’s That Metal Show, Terrorizing Telemarketers, Meet The Creeps)
The Official Danko Jones Podcast – Episode #153: Don Jamieson (VH1’s That Metal Show, Terrorizing Telemarketers, Meet The Creeps)
Metal Blade Records resident comedian, Don Jamieson, returns to the podcast to talk about VH1’s That Metal Show, Black Star Riders, Philomena Lynott & Thin Lizzy, Andrew “Dice” Clay, Dave Mustaine, Gunfire-N-Sodomy, Blonde and Crossbones and his latest album, “Communication Breakdown”, out on Metal Blade Records. http://www.dankojones.com/podcasts/episodes/podcast153_170622.m4a
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#Andrew Dice Clay#Black Star Riders#Blonde#Crossbones#dave mustaine#Don Jamieson#Gunfire-N-Sodomy#Philomena Lynott#That Metal Show#Thin Lizzy
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“R.I.P Philomena Lynott. Thank you for your love and kindness.”
https://www.instagram.com/p/BypHMsdgMVy/?igshid=uc65g3gbs09u
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#OTD in 1949 – Birth of Thin Lizzy lead singer, Phil Lynott.
#OTD in 1949 – Birth of Thin Lizzy lead singer, Phil Lynott.
Image | When asked by a journalist what it felt like to be black and Irish, Phil quipped, “Kinda like a pint of Guinness”. Irish rock star, bassist, singer and founder of Thin Lizzy, Phil Lynott is born in England to single mom Philomena Lynott. At about age four, Lynott moved to Dublin to live with his maternal grandmother. At a time when Dublin was a very homogeneous white society, Lynott did…
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#Bassist#Brush Shiels#Bruxelles#Dublin#Founder of Thin Lizzy#Gary Moore#Grafton St#Harry St#Irish Rock Star#Phil Lynott#Phil Lynott Bronze Statue#singer#Skid Row#Thin Lizzy#Whiskey in the JarEdit "1949 – Birth of Thin Lizzy lead singer
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Mother of Thin Lizzy Front man Phil Lynott Dies: Philomena Lynott Bio, Wiki, Age, Married, Net Worth, Twitter, Instagram, Known Facts
Mother of Thin Lizzy Front man Phil Lynott Dies: Philomena Lynott Bio, Wiki, Age, Married, Net Worth, Twitter, Instagram, Known Facts
Philomena Lynott Bio
Philomena Lynott 22 October 1930 Dies 12 June 2019 was an Irish author and entrepreneur. She was the mother of Thin Lizzy frontman Phil Lynott, and her autobiography, My Boy, documents the relationship between her and her son. According to Wikipedi, She was the proprietor of the Clifton Grange Hotel, Manchester, which provided accommodation for a number of bands in the 1970s…
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“Philomena”, el homenaje de Phil Lynott a su buena y sacrificada madre en una John Peel Session de BBC Radio 1 en 1974.
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Oh boy... I just noticed today. Now she can hug Phil.
Credits to: Bazillionpoints
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88 évesen meghalt Philomena Lynott, a néhai Phil Lynott anyukája, aki a Facebook-oldala szerint a Thin Lizzy University tanulója volt
Thin Lizzy University >>>>> Az Élet Iskolája >>>>>> Soros Egyetem
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